03/07/08

NOTIZIA MISNA Monkey pox nella Tshuapa

Il ‘Monkey pox’ (vaiolo delle scimmie) una malattia che l’organizzazione mondiale della sanità riteneva debellata, ma di cui dagli anni Ottanta si sono verificati focolai in Repubblica Democratica del Congo, ha contagiato 470 persone, causando 22 morti dall’inizio dell’anno. Lo ha riferito il portavoce dell’ufficio di sorveglianza epidemiologica della provincia di Mbandaka (est). Le zone più colpite, hanno precisato fonti mediche, sarebbero quelle di Lingomo, con 63 casi e quella di Boende, con 42. I medici ritengono che a causare la diffusione della malattia tra la popolazione sia la consumazione di carne di scimmia e scoiattolo, poiché il virus si trasmette dagli animali all’uomo. “L’epidemia ha avuto inizio nella zona di Tshuapa e si è propagata in tuta la provincia – ha detto August Makaya, esperto epidemiologo della regione – ma altri casi sono stati rintracciati di recente in Befale e Mopono”. Appelli sono stati diffusi alla popolazione per l’identificazione dei primi sintomi e per invitare le persone ad attenersi alle norme di profilassi.

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